Uno dei problemi più comuni con un cane, in particolar modo se cucciolo, è il richiamo. Eppure è uno dei punti sui cui un buon padrone deve lavorare con più costanza perché il famoso “vieni!” può essere uno dei nostri assi nella manica in situazioni spiacevoli o di pericolo.
Partiamo da questo presupposto: la passeggiata per un cane è come leggere il giornale per noi, è un momento di rilassamento e di divertimento; anzi forse sarebbe meglio dire che per lui andare fuori col proprio padrone è come per noi andare a un parco divertimenti. A noi dispiace venire via da Mirabilandia? Beh a lui dispiace interrompere la sua fuoriuscita. E’ abbastanza logico no?
Dal momento che i tempi di una passeggiata umana sono molto più brevi di una ideale passeggiata canina è necessario venirsi incontro. Il vostro cane rinuncerà volentieri a continuare la sua esplorazione perché ci tiene a voi ma in cambio voi dovreste fare il possibile per proporre un’alternativa molto interessante: un bocconcino prelibato, un’infinità di coccole o un momento di rapporto costruttivo come un gioco di attivazione mentale. Mi riferisco ovviamente ad i primi mesi insieme, una volta che avrà capito che “vieni” non è per forza la fine del mondo diventerà tutto più semplice.
Partiamo da questo presupposto: la passeggiata per un cane è come leggere il giornale per noi, è un momento di rilassamento e di divertimento; anzi forse sarebbe meglio dire che per lui andare fuori col proprio padrone è come per noi andare a un parco divertimenti. A noi dispiace venire via da Mirabilandia? Beh a lui dispiace interrompere la sua fuoriuscita. E’ abbastanza logico no?
Dal momento che i tempi di una passeggiata umana sono molto più brevi di una ideale passeggiata canina è necessario venirsi incontro. Il vostro cane rinuncerà volentieri a continuare la sua esplorazione perché ci tiene a voi ma in cambio voi dovreste fare il possibile per proporre un’alternativa molto interessante: un bocconcino prelibato, un’infinità di coccole o un momento di rapporto costruttivo come un gioco di attivazione mentale. Mi riferisco ovviamente ad i primi mesi insieme, una volta che avrà capito che “vieni” non è per forza la fine del mondo diventerà tutto più semplice.
Cose fare:
- se se avvicina spontaneamente mentre lo fa rafforzate l’invito “vieni!“
- ricordate sempre quanto è importante il linguaggio del corpo nel mondo dei cani. Cercate quindi di usare anche il vostro corpo per fargli capire di avvicinarsi: state leggermente di lato, inginocchiatevi, non guardatelo fisso egli occhi.
- ovviamente premiatolo con un bocconcino o con affetto quando risponde al vostro richiamo
- siate sempre coerenti: cercate cioè di avere sempre la stessa reazione quando lui esegue il comanda o non esegue il comando. Premiarlo una volta, poi rimproverarlo o ancora metterli il guinzaglio sono azioni diverse e per lui hanno un significato diverso. Scegliete un comportamento e portatelo avanti.
Cosa non fare:
- non richiamatelo sempre e solo quando si deve tornare a casa altrimenti assocerà: richiamo = fine del divertimento. Chiamatelo ogni tanto e se viene da voi premiatelo, dopodiché l’esplorazione può continua.
- se non vi dà retta e si allontana, inseguirlo urlando non risolve niente anzi peggiora la situazione e mina seriamente il legame che avete con lui. Se non risponde è perché a monte non avete lavorato abbastanza con lui sul rapporto di fiducia. Aspettate che torni, rientrate in casa e riflettete su come migliorare il legame.
- se viene da voi anche dopo molto tempo MAI rimproverarlo. Se torna non va MAI MAI MAI rimproverato perché anche se lo ha fatto lentamente per lui quello significa eseguire il comando quindi è giusto che sia premiato. Da quel momento lavorate sulla velocità di risposta alla vostra richiesta.
Se hai trovato interessante questo articolo condividilo!
0 commenti:
Posta un commento