Parliamo adesso di un'altro comportamento (molto meno frequente, e vedremo perché) dei nostri amici, l'ululato. La domanda a cui rispondiamo è quindi: perché i cani ululano?
Riportiamo la risposta di Desmond Morris dal suo libro.
È interessante notare che i lupi solitari - cioè, quelli che sono stati cacciati dal branco - non si uniscono agli ululati dai loro angolini reconditi. Né cercano di riunirsi al gruppo di cui facevano parte in origine. Però di tanto in tanto ululano per conto loro, quando il resto del branco sta in silenzio. Se risponde qualche altro lupo "reietto", ecco che gli animali si riuniscono e danno inizio a un nuovo branco in qualche altro territorio libero. Ritornando ai cani domestici, è ovvio che essi siano meno inclini a ululare dei loro cugini selvatici perché non vivono nello stesso contesto sociale. Se i cani domestici fossero tenuti in gruppi simili ai branchi dal punto di vista organizzativo, indubbiamente gli animali ululerebbero molto di più: lo si è visto in certi canili. Qualche volta lo fanno anche i cani che sono stati chiusi in casa da soli, tenuti lontani dalle cagne in calore o abbandonati per la strada, ma non quelli che possono contare su una famiglia affettuosa. In questo caso, infatti, i cani non sentono alcun bisogno di emettere un suono così lugubre. C'è un'eccezione però, e alquanto divertente. Quando non esisteva la televisione e in certe case si usava cantare alla sera, qualche volta capitava che i cani fraintendessero i segnali, pensando che i padroni stessero cercando di "riunire il branco per uno sforzo comune". Così, rispondevano entusiasticamente al richiamo buttando indietro la testa e ululando insieme al resto del branco "adottivo", rimanendo poi sconcertati per le reazioni negative che il loro atteggiamento suscitava.
Questo era l'articolo di oggi.
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Grazie.
Riportiamo la risposta di Desmond Morris dal suo libro.
È interessante notare che i lupi solitari - cioè, quelli che sono stati cacciati dal branco - non si uniscono agli ululati dai loro angolini reconditi. Né cercano di riunirsi al gruppo di cui facevano parte in origine. Però di tanto in tanto ululano per conto loro, quando il resto del branco sta in silenzio. Se risponde qualche altro lupo "reietto", ecco che gli animali si riuniscono e danno inizio a un nuovo branco in qualche altro territorio libero. Ritornando ai cani domestici, è ovvio che essi siano meno inclini a ululare dei loro cugini selvatici perché non vivono nello stesso contesto sociale. Se i cani domestici fossero tenuti in gruppi simili ai branchi dal punto di vista organizzativo, indubbiamente gli animali ululerebbero molto di più: lo si è visto in certi canili. Qualche volta lo fanno anche i cani che sono stati chiusi in casa da soli, tenuti lontani dalle cagne in calore o abbandonati per la strada, ma non quelli che possono contare su una famiglia affettuosa. In questo caso, infatti, i cani non sentono alcun bisogno di emettere un suono così lugubre. C'è un'eccezione però, e alquanto divertente. Quando non esisteva la televisione e in certe case si usava cantare alla sera, qualche volta capitava che i cani fraintendessero i segnali, pensando che i padroni stessero cercando di "riunire il branco per uno sforzo comune". Così, rispondevano entusiasticamente al richiamo buttando indietro la testa e ululando insieme al resto del branco "adottivo", rimanendo poi sconcertati per le reazioni negative che il loro atteggiamento suscitava.
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