Chi non ha vissuto quel momento imbarazzante in cui un cane si aggrappa
improvvisamente alle vostre gambe con le zampe anteriori e incomincia a compiere
degli energici movimenti con il bacino? Ma perché questi cani si dedicano a
un'attività così poco edificante?
La risposta è che, quando sono ancora cuccioli, i cani attraversano una fase di
socializzazione del tutto particolare durante la quale stabiliscono la loro identità.
Questo periodo critico dura dalla quarta alla dodicesima settimana di vita
dell'animale e qualunque specie divida il suo tempo con il cane in modo amichevole
e affettuoso diventa la sua specie. Di conseguenza, in questo momento molto
importante della crescita del cane domestico esistono sempre due specie animali:
quella dei cani e quella degli esseri umani. Come risultato, essi diventano "ibridi
mentali"; sono cioè legati ad ambedue le specie e per il resto della loro vita si trovano
a loro agio sia con i cani sia con gli uomini. I componenti della famiglia di esseri
umani in cui vivono fungono molto bene da "branco adottivo". Gli uomini dividono
con loro il cibo e la casa, pattugliano il territorio insieme a loro, giocano con loro,
hanno cura di loro, compiono i rituali di saluto da loro richiesti e in genere accettano
di buon grado di diventare i loro compagni nella vita. L'uomo e il cane sono proprio
una bella coppia: il rapporto mostra qualche incrinatura soltanto nella sfera sessuale.
Fortunatamente, nell'attrazione sessuale il cane è guidato da alcune forti
reazioni istintive che di solito servono a indirizzarlo dalla parte giusta. Poiché gli
esseri umani non emanano la stessa particolare "fragranza" erotica del cane,
normalmente non scatenano alcuno stimolo sessuale nell'animale di sesso maschile
che vive con loro. Per i cani, gli uomini sono semplicemente "altri membri del branco
che non sono mai disponibili a incontri sessuali".
Purtroppo, per la maggior parte dei cani l'incontro con una femmina in calore
costituisce un evento estremamente raro nella sua vita di animale domestico e quindi
il suo livello di frustrazione è tale da fargli sembrare attraente anche il gatto di casa.
A questo punto il cane smanioso cercherà di accoppiarsi con qualunque cosa che stia
ferma abbastanza a lungo, compresi i gatti, gli altri maschi, i cuscini e le gambe di
qualche essere umano. Il cane è attratto dalle gambe degli uomini perché sono facili
da "montare" e la scelta della gamba piuttosto che di un'altra parte del corpo umano è
legata semplicemente alla forma strana e poco "cagnesca" dell'uomo, naturalmente
dal suo punto di vista. Per il cane gli esseri umani sono troppo grossi e troppo alti e la
gamba rappresenta quindi l'unica parte accessibile per la sua avance sessuale.
La giusta reazione a un simile comportamento del cane è la compassione e non
la rabbia. Siamo noi, dopo tutto, che abbiamo condannato questi animali a
un'esistenza anormale da "celibi". In casi del genere bisogna soltanto rifiutare
dolcemente le loro avance e non punirli astiosamente come invece talvolta qualcuno
fa.
L'accenno all'interesse del cane per il gatto di casa non voleva assolutamente
essere una battuta: infatti, certi cani sessualmente frustrati cercano veramente di
accoppiarsi con i gatti, ma questo succede soltanto quando gli animali in questione
sono cresciuti insieme. Durante la fase critica dello sviluppo del cucciolo, la stretta
convivenza con il gattino non fa altro che legarlo maggiormente a questa specie che
egli riconosce come "sua", insieme a quella dell'uomo. Un cucciolo che durante la
fase di socializzazione (dalla quarta alla dodicesima settimana di vita) ha giocato con
altri cagnolini della sua cucciolata, con il gattino che vive in casa con lui, con i suoi
padroni, mostrerà di essere affezionato a tutti quanti e il suo attaccamento durerà per
sempre.
Questo processo di attaccamento ha il suo rovescio della medaglia. Infatti, la
mancata presenza di una determinata specie durante il periodo di socializzazione del
cucciolo comporta l'esclusione automatica di detta specie nella sua vita futura. E
questo si applica anche alla stessa specie a cui appartiene il cucciolo. Se un cagnolino
viene portato via dalla madre prima che abbia aperto gli occhi e le orecchie, poniamo
quando ha appena una settimana di vita, e viene allevato dall'uomo senza entrare in
contatto con altri suoi simili, si affezionerà moltissimo agli esseri umani ma si sentirà
sempre a disagio con gli altri cani nella sua vita futura. È dunque un grosso errore
allontanare il cucciolo troppo presto dalla sua "famiglia". Se succede una disgrazia -
la madre muore e sopravvive soltanto un cagnolino della cucciolata - è molto
importante cercare di far crescere il piccolo orfanello insieme ad altri cuccioli o
anche ad animali adulti, in modo che si abitui a stare in compagnia di esemplari della
sua stessa specie durante questo periodo critico del suo sviluppo.
Se il cucciolo viene lasciato insieme alla sua "famiglia" ma non entra mai in
contatto con gli esseri umani fin quando non ha compiuto dodici settimane, non sarà
mai affettuoso e mansueto con la gente da adulto. Nel corso di un esperimento
condotto su alcuni cuccioli allevati in una fattoria dove non ebbero alcun contatto
con l'uomo fino alla quattordicesima settimana di vita, si riscontrò che gli animali
erano in tutto e per tutto selvatici. Dunque, non è vero che il cane domestico è in un
certo qual modo un animale "geneticamente mansueto", così come non è vero che i
lupi sono più selvaggi e indomabili dei cani. Infatti, se si prende un lupacchiotto in
uno stadio relativamente poco avanzato del suo sviluppo e lo si alleva insieme
all'uomo, si osserva che esso diventa un compagno notevolmente affettuoso, tanto
che molta gente, vedendone uno portato a spasso col guinzaglio, lo scambierebbe per
uno dei soliti cani di grossa taglia. Effettivamente, una volta un lupo adulto
addomesticato fu portato dall'Inghilterra all'America sul Queen Elizabeth e nessuno
ebbe da ridire. Registrato come alsaziano, ogni giorno veniva portato a spasso sul
ponte e sia i passeggeri sia l'equipaggio lo accarezzavano volentieri: chissà come
sarebbero stati terrorizzati se avessero saputo che era un lupo!
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